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Gli inizi

Già verso la metà degli anni ’80, il parroco don Guerrino Modena, particolarmente sensibile alle povertà della parrocchia, convocò un’assemblea per fondare nella nostra comunità la Conferenza di S. Vincenzo, che a Verona aveva una lunga tradizione di carità. 

Si presentarono in parecchi, perché c’era molto entusiasmo, che però pian piano andò scemando per vari motivi, non ultimo per il fatto che don Guerrino, sant’uomo, era piuttosto accentratore.

La Conferenza non aveva entrate proprie, né una propria autonomia. Il don (la Carità fatta persona) dava a tutti di tasca propria: chiunque passasse riceveva aiuto in qualche forma, in denaro o in generi alimentari, e i laici erano coinvolti solo marginalmente.

Il primo gruppo di volontari era costituito da pochi Confratelli e Consorelle: Luigi Sfragara, Giuseppe Cesaraccio, Leda Carpita, Bianca Vicentini e forse qualche altro, ma poiché c’era poco da fare, alla fine sono rimasti solo Luigi e Giuseppe, e solo nominalmente affinché in parrocchia ci fosse comunque la S. Vincenzo.

Con l’arrivo di mons. Giuseppe Zenti nel 1993, ci fu un’altra chiamata a raccolta e un altro gruppo numeroso rispose all’appello: la Conferenza si andava lentamente strutturando.

La prima Presidente è stata Emilia Boninsegna, che però poi ha dato quasi subito le dimissioni perché impegnata in Unitalsi. Luigi divenne Presidente, Giuseppe vice, Leda Carpita tesoriera e Bianca segretaria: in tutto 6 o 7 persone. I primi nomi dell’elenco a piè di pagina sono anche i confratelli dei primi anni.

Dopo la presidenza di Luigi, Bianca assunse l’incarico mentre Luigi divenne tesoriere, rimanendolo per tutti i lunghi anni successivi; è stato sostituto egregiamente solo da qualche anno da Paolo Cavaler. L’attività vincenziana all’epoca era molto diversa da oggi; per esempio, solo più tardi si sono tenuti regolarmente i verbali ufficiali. Lavinia Stocchiero è stata per anni una perfetta segretaria. 

Attività svolte

Ovviamente le visite alle famiglie con il coinvolgimento attivo di tutti i Confratelli e Consorelle, che andavano sempre in coppia. Non c’erano moduli da compilare, solo fratelli da incontrare e da ascoltare. Inizialmente si faceva una raccolta l’anno, a Natale, e Luigi amministrava i fondi con oculatezza. Successivamente si è passati a tre raccolte l’anno.

Per più anni sono stati seguiti gli ospiti del campo Sinti allo stadio, dove ormai si conoscevano personalmente molte famiglie, fino a quando cominciò a presentarsi qualche problema: dopo la visita a una famiglia aiutata nel pagamento di una bolletta, si tornava con decine di nuove bollette perché al campo si era sparsa la voce! Si è quindi deciso di ridimensionare gli aiuti.

Si è attivato uno ” sportello” settimanale in canonica per alleggerire il Parroco, subissato da richieste di aiuto da chiunque passasse, anche da non parrocchiani: chi si presentava riceveva 1.000 Lire, mentre i parrocchiani venivano visitati.

Questa attività è durata solo un anno per esaurimento dei fondi!

È stato organizzato per qualche anno un guardaroba nel garage della canonica, per un’utenza piuttosto rumorosa e “colorita” (erano quasi tutte signore africane). Le addette al guardaroba erano in particolare Silvana, Gisella, Lavinia, Maria Grazia.

L’arrivo del nuovo parroco, don Luigi Verzè, ha portato alla nascita del Centro d’Ascolto “Il Ponte”, fortemente voluto in unione con la Caritas; il Centro non era esclusivo della S. Vincenzo ma si avvaleva anche della collaborazione di parrocchiani di buona volontà ed è durato qualche anno. Purtroppo non avendo risorse proprie i bisognosi d’aiuto venivano dirottati alla S. Vincenzo. Molti richiedenti aiuto chiedevano casa e lavoro!!! Non si poteva fare niente per loro. Anche iI Centro d’Ascolto si è spento “per esaurimento”!!! La S. Vincenzo no!

Successivamente, e per diversi anni ci si è occupati della distribuzione mensile dei pacchi alimentari, ottenuti dal Banco Alimentare: un lavoraccio! Non solo per andare a prendere i generi alimentari fino alla Palazzina con le proprie auto ma anche per la necessaria confezione (di si occupavano in particolare Silvana, Maria Grazia, Lavinia e Bianca) e la distribuzione degli stessi (affidata alle coraggiose Lavinia e Gisella) per circa una quarantina di famiglie.

Sono stati anni belli, nei quali si è lavorato molto, magari in modo confuso e alla buona ma raggiungendo un elevato grado di amicizia. L’aspetto amicale è stato sempre raccomandato negli incontri periodici di formazione indetti dal Consiglio Centrale.

Ricordiamo ancora con piacere e nostalgia gli incontri mensili dei Presidenti di Conferenza sotto la Presidenza Centrale di Umberto Corà e di Francesca Trischitta. 

Raramente la nostra Conferenza ha avuto una guida spirituale ma Bianca preparava sempre momenti di riflessione e spiritualità e ogni due mesi si celebrava insieme la S. Messa.

Finalmente sono arrivate Suor Carmen, e poi Suor Silvia e Suor Aurora, veramente indispensabili.

Ora c’è l’Emporio, ci sono i moduli da compilare, ci sono nuove iniziative, nuove idee, nuovi strumenti. La S. Vincenzo si evolve e si adegua ai tempi. Va bene così: ci sono nuovi Confratelli e Consorelle con nuovo entusiasmo, nuove iniziative e proposte.

Ultimamente la Provvidenza ci ha mandato Rita e Silvia, segno che lo Spirito Santo continua ad aleggiare su di noi. Non siamo stati lasciati soli! Anche il nostro Luigi è stato sostituito egregiamente da Paolo. Daniela Mizzon ha preso il posto di Lavinia come ottima segretaria. Giuseppe Cesaraccio e la moglie Gemma hanno lavorato con assiduità e con grande carità per anni e hanno lasciato l’incarico solo per questioni anagrafiche.

Vogliamo ricordare le consorelle più “anziane”: Vittoria, Silvana, Alba, Antonella, e non dimenticare Lorella Sala che per anni ha messo a disposizione il furgone del suo negozio per andare a prendere i generi alimentari al Banco Alimentare.

Un ricordo affettuoso va anche alle Consorelle che sono in cielo: Maria Luisa Mastella, Gabriella Venturini, Maria Grazia Rocca, Lavinia Stocchiero, Gisella Macchiella. Il Signore ci aiuti e ci protegga sempre.

La Presidente “storica ” (suo malgrado!) Bianca Vicentini Riccadonna.

 

VINCENZIANI DI S. MARIA IMMACOLATA

  1. Luigi Sfragara
  2. Giuseppe Cesaraccio
  3. Leda Carpita
  4. Bianca Vicentini
  5. Gemma Cesaraccio
  6. Maria Luisa Mastella
  7. Gabriella Venturini
  8. Mariangela Marchezzolo
  9. Carla Girelli
  10. Maria Cappiello
  11. Delfina Fanin
  12. Maria Grazia Morgante Rocca
  13. Lavinia Stocchiero
  14. Gisella Macchiella
  15. Vittoria Peroni
  16. Silvana Morbioli
  17. Alba Accordini
  18. Antonella Costa
  19. Rita Bergamasco
  20. Paolo Cavaler
  21. Daniela Mizzon 
  22. Silvia Topanta
  23. Franca Erlo
  24. Emanuela Montemezzi
  25. Emilia Boninsegna
  26. Giancarlo Capocchi
  27. Raffaella Carla
  28. Maria Teresa Grisi

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